Via San Filippo Bianchi, 69, 98122 Messina (ME)
  • Home
  • Blog
  • Ansia sociale: Come supero la paura di stare con gli altri?

Ansia sociale: Come supero la paura di stare con gli altri?

Ansia sociale

Quante volte ci siamo sentiti impacciati o imbarazzati in determinate situazioni? Quante volte abbiamo cercato di stare insieme agli altri ma siamo stati invasi da una sensazione di ansia e paura e la prima cosa che abbiamo pensato di fare è stato scappare?

  • Paura di arrossire in pubblico
  • Intensa preoccupazione molto prima di affrontare un evento
  • Timore del giudizio altrui
  • Paura di essere percepiti dagli altri come inadeguati
  • Tachicardia, tremori, respiro affannoso, bocca secca, tensione muscolare…

Quante volte abbiamo sperimentato questa situazione? Siamo stati invasi da queste sensazioni?  E soprattutto quante volte siamo rimasti intrappolati nella paura e nell’ansia senza riuscire a fare un passo?

L’ansia sociale può essere altamente invalidante per chi la sperimenta tanto da inficiarne la quotidianità. Anche le piccole cose possono essere viste come un muro insormontabile e ciò accade perché la paura e l’ansia che percepiamo è sproporzionata rispetto alla reale minaccia posta dal contesto sociale. Se nel tempo abbiamo sviluppato ansia sociale sicuramente la nostra tendenza sarà quella di evitare il più possibile le interazioni con gli altri, isolarci e fuggire da situazioni come: parlare in pubblico, fare un colloquio di lavoro, guardare negli occhi la gente, iniziare una conversazione, esprimere le proprie opinioni… tutto questo ci fa sentire “diversi” come gli unici ad avere questo problema. In realtà l’ansia sociale viene sperimentato dal 70% delle persone e l’età d’insorgenza è stata stimata tra gli 8 e 15 anni.  Altro dato importante è che nella maggior parte dei soggetti, circa  il 60%, l’ansia sociale non è adeguatamente trattata e tende a sfociare in un vero e proprio disturbo d’ansia.

Alcuni lo definiscono come un “calvario”, altri come “un tunnel senza uscita”, altri ancora come una “morsa che non vuole lasciarti libero di vivere”. La definizione che gli diamo rispecchia perfettamente la condizione in cui l’ansia sociale ci ha relegato, costretto a vivere la nostra quotidianità. Ma non siamo costretti a soccombere a questa situazione. Ci sono delle parti di noi che vanno risvegliate e nutrite, capacità che vanno scoperte e agite. Vediamo cosa può aiutarci ad uscire da questo circolo vizioso.

Il nostro motto sarà “trasforma la tua debolezza in coraggio”!

  • Mettiti alla prova e almeno una volta al giorno prova ad affrontare la situazione che ti suscita ansia  ed imbarazzo concentrando la tua attenzione su cosa provi e qual è il sentimento che ti suscita. Spesso non ci soffermiamo sul nostro sentire focalizzandoci esclusivamente sul problema. È importante scrutarci dentro e connettere le nostre emozioni al contesto.
  • Prova a prendere carta e penna e a scrivere tutte quelle situazioni che ti mettono ansia e disagio. Inizia da quelle che più ti mettono ko proseguendo con quelle che riesci ad “gestire” meglio. Questo ti permetterà di vedere che ogni situazione ha il suo carico d’ansia e ti aiuterà a focalizzare quali sono i contesti più problematici.
  • Terminati i primi 2 step possiamo passare al terzo! Questo lo chiameremo l’esercizio “del come se”. Cerca di immaginare di trovarti in una situazione che ti genera ansia e poi chiediti come ti comporteresti, cosa faresti di diverso rispetto alle tue precedenti esperienze senza la presenza di  quella sensazione spiacevole che di solito ti accompagna. Inizia dalla situazione che ti crea meno disagio e cerca di mettere in pratica piano piano quello che hai immaginato. Mi raccomando inizia da azioni semplici. Via via vedrai che ti cimenterai in cose un pò più impegnative. Dopo aver agito metti per iscritto le sensazioni che ti hanno accompagnato. Non dimenticare di annoverare anche le emozioni positive, ti serviranno per trasformare la tua difficoltà in risorsa.
  • Studiati ogni giorno di metterti alla prova e se all’inizio non ci riesci come vorresti non chiedere troppo a te stesso. Le cose vanno costruite nel tempo.
  • Se credi di aver bisogno di un supporto ricorda che puoi rivolgerti a professionisti nel settore!

Dott.ssa Stefania Manganaro
Psicologa Psicoterapeuta a Messina (ME)


Aree cliniche di competenza

  • Disturbi d’Ansia
  • Disturbi dell’Umore
  • Depressione
  • Dipendenze affettive
  • Disturbo Post Traumatico da Stress
  • Abuso sessuale, violenza e maltrattamento
  • Disturbi di Personalità
  • Disturbi Psicosomatici
  • Disturbo Bipolare
  • Disturbo Dissociativo
  • Sostegno ai pazienti con disabilità psico-motorie
Dott.ssa Stefania Manganaro

Psicologa Psicoterapeuta a Messina (ME)

Partita IVA 03266690837

Info
2020. E' severamente vietata la riproduzione delle pagine e dei contenuti di questo sito.